sangiovese
E' lunga e appassionante la storia del Sangiovese, sicuramente uno dei vitigni italici più importanti: ha origini antiche se è vero che si affermò con il nome di sanguis Jovis (sangue di giove) come sostengono alcuni autori, già in epoca etrusca.
Le prime notizie sicure sul vitigno sono del 1500 e testimoniano che le radici, certamente più antiche, affondano nel territorio dell'Appennino centrale compreso tra Umbria, Marche, Romagna, e Toscana.
Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa più coltivato in Italia, dove occupa circa l'11% della superficie viticola. Il grappolo può essere di taglia medio-piccola o medio-grande, di forma cilindrico-piramidale, più o meno compatto e dotato di una o due ali.
L' acino è medio, sub-rotondo e talvolta quasi ellissoidale, con buccia consistente ma non molto spessa e di colore nero violaceo. Il Sangiovese giunge in genere a maturazione nel periodo compreso tra l'ultima decade di settembre e la prima di ottobre.
Se vinificato in acciaio, da origine a un vino di notevole freschezza giovane, floreale e leggermente fruttato (ciliegia), abbastanza leggero, equilibrato, asciutto, sorretto da buona acidità e non mai troppo scuro nel colore.
Se affinato in rovere (dove riesce ad invecchiare bene anche a lungo) arrotonda i suoi”spigoli”, armonico pur conservando una gradevole astringenza e capace di durare nel tempo.
